A fianco alla Casa Grotta del Casalnuovo ed al Laboratorio di artigianato artistico Terra Sonora, si trova la Cripta di Sant’Andrea. E’ un antico luogo di preghiera successivamente riutilizzato come cantina per la produzione di vino.
La particolare croce incisa sull’architrave di accesso a questo ambiente a fatto pensare che potesse trattarsi della Cripta di Sant’Andrea menzionata in alcune fonti storiche.
Si tratta di un complesso scavato interamente nella roccia costituito da tre camere che dal piano di calpestio dell’ingresso discendono in profondità nel banco tufaceo. Il primo ambiente posto a livello stradale presenta in pianta una forma che ricorda la croce latina. Qui è possibile ammirare due palmenti rupestri per la pigiatura dell’uva scavati nella roccia e sormontati da due croci incise sulle pareti.
Sul pavimento vi sono le bocche di due cisterne dalla tipica forma ogivale scavate nel pavimento; la prima prende acqua dal piccolo cortile esterno che precede la cripta, attraverso un canaletto di adduzione ancora visibile e in uso.
La seconda veniva riempita attraverso un sistema di troppo pieno che permetteva all’acqua in eccesso nella prima cisterna di passare attraverso un piccolo canale scavato nel pavimento nella seconda che anticamente poteva ricevere acqua anche da un foro posto sul soffitto.
La particolare croce incisa sull’architrave di accesso a questo ambiente a fatto pensare che potesse trattarsi della Cripta di Sant’Andrea menzionata in alcune fonti storiche.
Si tratta di un complesso scavato interamente nella roccia costituito da tre camere che dal piano di calpestio dell’ingresso discendono in profondità nel banco tufaceo. Il primo ambiente posto a livello stradale presenta in pianta una forma che ricorda la croce latina. Qui è possibile ammirare due palmenti rupestri per la pigiatura dell’uva scavati nella roccia e sormontati da due croci incise sulle pareti.
Sul pavimento vi sono le bocche di due cisterne dalla tipica forma ogivale scavate nel pavimento; la prima prende acqua dal piccolo cortile esterno che precede la cripta, attraverso un canaletto di adduzione ancora visibile e in uso.
La seconda veniva riempita attraverso un sistema di troppo pieno che permetteva all’acqua in eccesso nella prima cisterna di passare attraverso un piccolo canale scavato nel pavimento nella seconda che anticamente poteva ricevere acqua anche da un foro posto sul soffitto.